Stili di apprendimento

 Stili di apprendimento

Essi riguardano tre livelli differenti:

1. Il modo in cui si impara ovvero lettura o ascolto, lo studio solitario o in gruppo eccetera... ogni stile può essere suddiviso in base alle preferenze individuali: 

• dipendente, per chi preferisce interloquire direttamente con il professore e ricevere compiti direttamente da quest'ultimo.
• collaborativo, per chi preferisce i lavori di gruppo e discutere insieme.
• indipendente, per chi preferisce l'autonomia e potersi gestire i contenuti da solo.

      2. Gli stili di elaborazione delle informazioni ovvero come una persona accumula conoscenze, le                    elabora e le riutilizza.

      3. La personalità che comprende le motivazioni ad apprendere o ragionare sui problemi.

Cesare Cornoldi

Secondo lo psicologo italiano Cornoldi possiamo distinguere questi stili a coppie:

• sistematico/intuitivo (ragionamento rigoroso; spontaneo)
• globale/analitico (visione globale; passo passo)
• impulsivo/riflessivo (prendere decisioni)
• verbale/visuale (ragionamento per linguaggio o immagini)
• convergente/divergente (regole definite, stabili; creatività e diversità)

Robert J. Sternberg

Lo psicologo americano Sternberg ha sviluppato un modello che suddivide gli stili in 4 categorie generali:

• stile monarchico = una cosa alla volta con tutte le risorse ed energie
• stile gerarchico = fare più cose contemporaneamente stabilendo delle priorità (tempo, ordine ecc.)
• stile oligarchico = fare più cose contemporaneamente senza stabilire priorità
• stile anarchico = casualmente e senza guida

La metacognizione 

Questa è la riflessione sul nostro metodo di pensare ed imparare e quindi prendere coscienza sui nostri metodi. Ci possono essere diverse strategie come:

La ripetizione, molto semplice ma poco efficace, consiste nel ripetere attraverso gli organi (lingua, bocca ecc..) ciò che si deve imparare.

L'associazione, che significa associare quello che si deve imparare a qualcosa che già si conosce.

Le immagini mentali, semplicemente associare dei testi a delle immagini è più efficace che conoscere a vuoto.